ROMA – E’ finita la corsa dell’ultimo minuto al Caf o l’incertezza su quanto pagare di tasse.
Arriva il 730 precompilato per dipendenti e pensionati. Il consiglio dei ministri ha dato infatti il via libera al decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi recompilata. A partire dal 2015, 30 milioni di italiani riceveranno la dichiarazione dei redditi a casa direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Toccherà all’Amministrazione finanziaria raccogliere ed elaborare i dati e inviare le risultanze al contribuente secondo una rigida scadenza temporale. Al contribuente resta l’obbligo di verificare l’esattezza e la completezza dei dati. E infine di pagare.
I dati inseriti, all’inizio, saranno essenziali. Vi saranno i dati già contenuti nell’anagrafe tributaria (quelli anagrafici, i parenti a carico, gli immobili e i terreni posseduti) ma anche quelli trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e quelli contenuti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta: questi dovranno comunicare i redditi da lavoro e le trattenute e se lo faranno in ritardo saranno sanzionati 100 euro per ciascun lavoratore. Dal 2016 con la tessera sanitaria saranno inseriti anche quelli relativi a queste spese. La dichiarazione viene messa a disposizione on line entro il 15 aprile e il cittadino potrà accettarla così com’è oppure modificarla, rettificando i dati e aggiungendone altri. Può farlo da solo o con l’assistenza dei Caf e di professionisti abilitati: la scadenza di presentazione è il 7 luglio. I controlli cambieranno a seconda se la ‘precompilata’ è stata accettata senza modifiche o no.
Quanto ai Caf e ai commercialisti abilitati, i controlli saranno effettuati al soggetto che ha apposto il visto di conformità senza più rivolgersi al cittadino, che però sarà chiamato in causa solo se dalle verifiche si scoprirà che ha fornito dati sbagliati con il dolo e relative sanzioni. In assenza di dolo ma con documentazione carente o richieste di chiarimenti il Caf o il commercialista hanno 60 giorni di tempo per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Entrate e 60 giorni per versare le somme richieste a seguito dei controlli.
Il consiglio dei ministri ha anche approvato il regolamento per destinare parte dell’otto per mille alle scuole. In particolare, i fondi potranno essere destinati alla sicurezza e agli adeguamenti antisismici degli edifici scolastici.
Nel decreto fiscale invece sono contenute altre novità. Dal bonus energia (stop alla comunicazione alle Entrate per i lavori ammessi alla detrazione che proseguono per più periodi di imposta) ai rimborsi Iva (azzerati gli adempimenti per i rimborsi fino a 15.000 euro – ora la soglia è di 5.000 euro) fino ai limiti tolti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti “non a rischio” per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato.
In materia di fisco internazionale, vengono semplificate le dichiarazioni delle società o enti che non hanno la sede legale o amministrativa in Italia: semplificare i modelli dichiarativi non richiedendo dati già in possesso dell’Amministrazione finanziaria. Sale anche a 10.000 euro il limite per comunicare, solo annualmente, le operazioni con paesi “black list” (paradisi fiscali). E’ prevista una detrazione forfetaria del 50% per prestazioni sia per le prestazioni di pubblicità che di sponsorizzazione per associazioni senza scopo di lucro, quelle sportive dilettantistiche, le pro-loco. Si potrà, infine detrarre l’Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l’acquisto di beni che hanno un costo “unitario” fino a 50 euro (ora era fino a 25,82 euro) uniformando la norma a quella delle imposte sui redditi.
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